Scientific Publishing

Figura 1 - Informazione, conoscenza e teoria del complotto.

Divulgazione scientifica, una missione adatta solo a chi ha pazienza

Di Angelo Zinzi – Anche grazie ai social network sempre più spesso chi della ricerca scientifica ne fa un mestiere prova a trasmettere la propria passione a chi è fuori da questo mondo. Non sempre però gli effetti sono quelli desiderati e capita di trovarsi di fronte a scontri personali tra chi difende a spada tratta la scienza e chi, invece, insinua il dubbio. Il problema principale nel quale si imbatte il ricercatore che si avvicina per la prima volta alla divulgazione è la naturale tendenza a dare per scontata una serie di cose che scontate non sono per “l’uomo della strada”: chi fa scienza sa accedere a risorse e dati non alla portata di tutti, e sa anche maneggiarli e combinarli in modo da trovare i collegamenti poco evidenti che li uniscono. Per rendere la conoscenza scientifica accessibile a tutti è perciò indispensabile armarsi di pazienza e specificare quanti più dettagli possibile, senza dimenticare che chi fa domande vuole imparare e merita di essere accompagnato, anche per mano, sulla strada della conoscenza.


Un messaggio di Piero Angela per AIRIcerca

Riceviamo con orgoglio e pubblichiamo un messaggio di sostegno da parte di Piero Angela, capostipite dei divulgatori scientifici in Italia ed esempio per tutti noi di rigore e onesta’ intellettuale…


Comprendere il funzionamento dei lampi di Genio attraverso nuovi test in lingua italiana

Di Carola Salvi – Lavoro come postdoctoral fellow presso la Northwestern University di Chicago, dipartimento di Psicologia e Neuroscienze Cognitive. Insieme all’Università degli Studi Milano-Bicocca abbiamo creato e validato i primi due set di problemi per studiare il lampo di genio (o insight problem solving) in lingua Italiana (clicca qui per l’articolo originale pubblicato su Behavior Research Methods). Questa ricerca consentirà, per la prima volta in Italia, di studiare come nascono le idee creative nella mente delle persone, rapportandole a tecniche come Ettroencefalogramma, Risonanza Magnetica Funzionale ed altre misure neurofisiologiche.Sperando di incentivare questo filone di ricerca, in Italia come in altri paesi del mondo, queste due serie di problemi sono ora disponibili ai ricercatori che desiderano studiare la creatività anche tra gli Italiani.


La voce dei ricercatori sulla scienza degli OGM: progresso e corretta informazione

Di Matteo Faè – Qualche giorno fa si sono riaccese le polemiche riguardo agli Organismi Geneticamente Modificati (OGM). La miccia che ha reinfuocato la discussione è un intervento del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, riportato dalla Senatrice Elena Cattaneo in una lettera pubblicata sul quotidiano la Repubblica lo scorso 3 luglio in cui le tecniche del DNA ricombinante in grado di produrre OGM vengono banalizzate alla stregua di uno “sport”, o di “giochi molecolari”. Ora, la comunità scientifica non si stupisce nemmeno più delle ripetute (e molto spesso infondate) critiche agli OGM, ma dichiarazioni come questa, soprattutto da parte di chi ricopre cariche istituzionali, mettono in discussione e rischiano di screditare, senza averne diritto, biologia, biotecnologia e l’approccio scientifico nella sua globalità.


AIRInforma: verso un “racconto chiaro e comprensibile”

Di Silvia Licciulli – “La scienza ha questo di bello: che unisce le generazioni, perché le regole non cambiano, come le mode, da una generazione all’altra, ed è un percorso di conoscenza lungo il quale tutti possono inoltrarsi, a condizione, naturalmente, che il racconto sia fatto in modo chiaro e comprensibile” (da Viaggio nella Scienza, vol. 1: L’Universo, Rai Trade, 2009).

Inizio questo editoriale citando Piero Angela, un grande divulgatore italiano che mi ha fatto appassionare alla biologia fin da quando ero bambina e mi ha fatto per primo apprezzare l’importanza dell’educazione scientifica. Grazie al vostro entusiasmo e alla vostra crescente partecipazione l’ultimo trimestre ha segnato una crescita importante nell’impegno di AIRInforma verso un racconto “chiaro e comprensibile” della ricerca in Italia e nel mondo.


Il Poster del Progetto AIRInforma

Di Federico Forneris – Negli ultimi anni la comunità scientifica internazionale sta rivolgendo sempre maggiore attenzione alle attività di divulgazione, infatti all’interno di convegni spesso vi sono sessioni dedicate alle attività di divulgazione e i loro risvolti. Nell’ambito del convegno annuale dell’European Geological Union (EGU) nella sessione dedicata alla comunicazione scientifica abbiamo presentato Il nostro primo poster, “The AIRInforma experiment: peer-reviewed public dissemination of science in Italy”.


Tempesta di Cervelli

Report della Tempesta di Cervelli, 28-29 Novembre 2014, Roma, Italia

Di Francesca Magnani, Carla Maria Regina e Lara Campana – Il 29 e 30 Novembre si è tenuto a Roma il primo incontro de “La Tempesta di Cervelli”, organizzato da Chiara Bertolaso (specializzanda in Medicina a Roma) e da Samanta Mariani e Luca Cassetta (entrambi ricercatori ad Edimburgo). Lo scopo di questo incontro è stato quello di stimolare un dibattito riguardante le problematiche inerenti la Ricerca e la Sanità in Italia, e di individuare strategie di miglioramento. Circa sessanta partecipanti, rappresentanti di tutte le varie “generazioni” accademiche, dal neo-laureato al professore ordinario, hanno animato l’incontro con entusiasmo e propositività. Persone tra i 20 e i 60 anni che credono che non si possa lasciare all’incuria la situazione corrente dell’università e della ricerca, entrambi serbatoi di idee ed innovazione, il cui potenziale è largamente non sfruttato. Fin da subito si è capito che la Tempesta sarebbe stata molto di più di un semplice raduno in cui i ricercatori lamentano mancanza di fondi, meritocrazia o organizzazione. Lo spirito era propositivo, l’energia e l’esplosione di idee che si è verificata durante “La Tempesta di Cervelli” su come riformare ricerca e sanità hanno reso la due giorni un vero successo.