Astronomia e religione, un rapporto possibile
Di Angelo Zinzi – Non sono pochi gli esempi nei quali la religione è stata vista come oscurantista nei confronti della scienza e dell’astronomia in particolare. Basti pensare a Galileo, costretto ad abiurare le teorie copernicane da lui sostenute, oppure a Giordano Bruno, condannato al rogo perché, tra le altre cose, fiero sostenitore della molteplicità dei mondi e del moto della Terra. Ma altri esempi, più recenti di questi, ci possono invece far comprendere che queste due discipline possono correre su binari paralleli, cercando in realtà risposte a domande che nascono dal profondo dell’animo umano. In questo articolo ripercorreremo le vite e le scoperte di tre grandi astronomi appartenenti al mondo ecclesiastico: Angelo Secchi, Georges Lemaitre e Guy Consolmagno, capaci di coniugare la fede cristiana e la ricerca della verità tipica dello scienziato moderno.