Articles by Angelo Zinzi

Astronomia e religione, un rapporto possibile

Di Angelo Zinzi – Non sono pochi gli esempi nei quali la religione è stata vista come oscurantista nei confronti della scienza e dell’astronomia in particolare. Basti pensare a Galileo, costretto ad abiurare le teorie copernicane da lui sostenute, oppure a Giordano Bruno, condannato al rogo perché, tra le altre cose, fiero sostenitore della molteplicità dei mondi e del moto della Terra. Ma altri esempi, più recenti di questi, ci possono invece far comprendere che queste due discipline possono correre su binari paralleli, cercando in realtà risposte a domande che nascono dal profondo dell’animo umano. In questo articolo ripercorreremo le vite e le scoperte di tre grandi astronomi appartenenti al mondo ecclesiastico: Angelo Secchi, Georges Lemaitre e Guy Consolmagno, capaci di coniugare la fede cristiana e la ricerca della verità tipica dello scienziato moderno.


Figura 1 - Informazione, conoscenza e teoria del complotto.

Divulgazione scientifica, una missione adatta solo a chi ha pazienza

Di Angelo Zinzi – Anche grazie ai social network sempre più spesso chi della ricerca scientifica ne fa un mestiere prova a trasmettere la propria passione a chi è fuori da questo mondo. Non sempre però gli effetti sono quelli desiderati e capita di trovarsi di fronte a scontri personali tra chi difende a spada tratta la scienza e chi, invece, insinua il dubbio. Il problema principale nel quale si imbatte il ricercatore che si avvicina per la prima volta alla divulgazione è la naturale tendenza a dare per scontata una serie di cose che scontate non sono per “l’uomo della strada”: chi fa scienza sa accedere a risorse e dati non alla portata di tutti, e sa anche maneggiarli e combinarli in modo da trovare i collegamenti poco evidenti che li uniscono. Per rendere la conoscenza scientifica accessibile a tutti è perciò indispensabile armarsi di pazienza e specificare quanti più dettagli possibile, senza dimenticare che chi fa domande vuole imparare e merita di essere accompagnato, anche per mano, sulla strada della conoscenza.


La nuova era dell’esplorazione spaziale: alla scoperta di corpi celesti testimoni della nascita del Sistema Solare

Di Angelo Zinzi – Nell’ultimo anno l’esplorazione spaziale ha occupato un posto di primo piano all’interno dei notiziari generalisti. Merito di chi riesce a pubblicizzare ottimamente le missioni, ma anche e soprattutto del raggiungimento di corpi celesti finora poco considerati. Dopo aver esplorato i pianeti, si è infatti passati allo studio in situ dei “corpi minori” e dei pianeti nani, utilissimi per comprendere l’origine e l’evoluzione del Sistema Solare. A differenza dei pianeti, infatti, essi spesso mantengono la composizione originaria della nebulosa protoplanetaria da cui ha avuto origine il nostro Sistema Solare. In questo articolo vogliamo ripercorrere brevemente la storia delle missioni che ci hanno permesso di conoscere meglio i pianeti che orbitano attorno al Sole, per poi mostrare come le missioni Dawn, New Horizons e Rosetta stiano rivoluzionando le nostre conoscenze sui corpi minori e sui pianeti nani e, tramite essi, sull’evoluzione del Sistema Solare.