I Progressi Scientifici Sul Covid-19/Sars-Cov-2 Dopo I Primi Cinque Mesi Di Ricerca

Riassunto e traduzione dell’articolo: Li H, Liu Z, Ge J. Scientific research progress of COVID-19/SARS-CoV-2 in the first five months. J Cell Mol Med. 2020;24(12):6558-6570.

Riassunto e traduzione a cura di: Valeria Gradinati; Revisionato: Marianna Coppola

Articolo Originale Pubblicato il 22 Aprile 2020

Un’analisi completa della pandemia di COVID-19 dopo cinque mesi dal suo scoppio a Wuhan, Cina, iniziato nel Dicembre 2019. Informazioni su epidemiologia, patogenesi, patologia, caratteristiche cliniche, metodi diagnostici e terapia.

EPIDEMIOLOGIA:

  • Il virus SARS-CoV-2 è caratterizzato da elevata trasmissibilità e bassa eterogeneità genetica. Ad oggi, non ci sono prove di alcun evento particolarmente significativo di ricombinazione virale. Tuttavia, la diffusione incontrollata potrebbe favorire la comparsa di varianti.
  • Le mutazioni rilevate nel genoma virale sono omogenee tra le varie etnie di popolazione (Europei e Americani VS Asiatici)
  • I pazienti asintomatici, ammontanti all’1% del numero di casi complessivo, mostrano cariche virali eguali a pazienti sintomatici. Il virus si diffonde principalmente attraverso goccioline del respiro e penetra attraverso il naso o gli occhi. Potrebbe essere possibile anche una diffusione oro-fecale. La trasmissione può essere ridotta attraverso la riduzione dei contatti stretti (isolamento, uso di mascherine)
  • Le donne incinte potrebbero trasmettere SARS-CoV-2 al feto
  • Il periodo di incubazione varia tra 1-14 giorni con picco massimo prevalentemente tra il 3°-7° giorno. Sono state segnalati periodi di incubazione fino a 24 giorni
  • In media, la morte si verifica dopo circa 18 giorni dall’inizio dei sintomi, mentre la dimissione ospedaliera avviene dopo circa 25 giorni

PATOGENESI:

  • Il SARS-CoV-2 possiede geni atti alla produzione di 4 proteine strutturali principali. La proteina spike (S) è fondamentale per determinare il tropismo e la capacità di trasmissione del virus. Pertanto, essa rappresenta un buon antigene per lo sviluppo di vaccini
  • Il SARS-CoV-2 penetra le cellule attraverso il recettore ACE2 (Enzima Convertitore dell’Angiotensina), coinvolto nel sistema RAAS (Sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone), grazie all’interazione attivante tra proteina S-recettore
  • ACE2 è ampliamente espresso in polmoni, esofago superiore e cellule epiteliali stratificate, intestino, enterociti in ileo e colon, colangiociti, cellule miocardiche, adipociti, cellule del tubulo prossimale del rene e testicoli
  • Come altri coronavirus, SARS-CoV-2 potrebbe penetrare nel Sistema Nervoso Centrale (SNC) attraverso il bulbo olfattivo. La devastante tempesta di citochine che si verifica nella fase acuta dell’infezione di COVID-19 potrebbe provocare una maggiore permeabilità della Barriera Emato-Encefalica (BEE), la quale conseguirebbe in un’infezione cerebrale con una predilezione per i gangli alla base, i lobi temporali, e il tronco encefalico. Alcune morti potrebbero essere ricondotte all’invasione diretta dei centri respiratori nel tronco encefalico.
  • I modelli animali più adeguati al SARS-CoV-2 umano sono gatti e furetti

PATOLOGIA:

  • Una caratteristica patologica unica dell’infezione da SARS-CoV-2 è la diffusione bilaterale del danno alveolare accompagnata da essudati cellulari fibromixoidi
  • Gli pneumociti si ingrandiscono (grandi nuclei, nucleoli prominenti e citoplasma granulare amfofilico) e i linfociti dominano gli infiltrati interstiziali mononucleari infiammatori nei polmoni

CARATTERISTICHE CLINICHE:

  • I sintomi principali del SARS-CoV-2 sono febbre, tosse, difficoltà respiratoria, nausea o vomito, diarrea e vertigini (elencati per frequenza). Brividi (accompagnati occasionalmente da tremori continui), dolori muscolari, mal di testa, mal di gola, o perdita del gusto o dell’olfatto sono altri sintomi riconosciuti ufficialmente dal CDC (Center for Disease Control and Prevention)
  • I disordini al senso del gusto e dell’olfatto possono durare da settimane a mesi dipendentemente dal meccanismo di danno
  • Diversi studi descrivono eventi neurologici secondari, in particolare ictus (ischemico o emorragico), convulsioni, meningoencefaliti, e sindrome di Guillain-Barré
  • I fattori di rischio includono età (anziani), genere (maschi), gruppo sanguigno (il gruppo A è più debole rispetto al gruppo 0), e presenza di comorbidità (ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari, obesità, e neoplasie)
  • PROFILO SANGUIGNO NELLE FASI PRECOCI: i leucociti nel sangue periferico sono normali o ridotti, i linfociti sono ridotti. In alcuni pazienti, enzimi del fegato, lattato deidrogenasi (LDH), Proteina C Reattiva (CPR), enzimi del tessuto muscolare, aspartato transaminasi, e mioglobina sono elevati. La fase acuta di COVID-19 mostra un aumento percentuale delle cellule T naïve VS una riduzione percentuale di cellule T-helper CD4+ e T-citotossiche CD8+
  • PRIMA DELLA MORTE, una TEMPESTA DI CITOCHINE attiva il sistema di coagulazione, induce una risposta infiammatoria continua e può provocare danno renale. La conta di neutrofili, D-dimero, urea nel circolo sanguigno, e livelli di creatinina aumentano, mentre la conta di linfociti diminuisce
  • COMPLICAZIONI:
    • Ipertensione e disturbi cardiovascolari, cosi come obesità e diabete di tipo 2, sono forti indicatori di un probabile futuro sviluppo di una forma severa di COVID-19 e della necessità di ammissione in terapia intensiva. I danni cardiaci provocati dal virus inducono alti livelli di troponina I cardiaca (hs-cTnI test). Una maggiore cautela va esercitata per questa categoria di pazienti
    • Reni: elevati livelli di creatinina e azoto ureico nel plasma, AKI, proteinuria, ed ematuria sono fattori indipendenti legati alla morte in sede ospedaliera
    • SNC: neuropatie e miopatie sono possibili dopo una lunga permanenza in terapia intensiva, potenziale sviluppo di malattie neurodegenerative, dovuto al neurotropismo del virus
    • Nessuna associazione certa con il cancro
  • METODI DIAGNOSTICI: per ovviare ai limiti della diagnosi standard di SEQUENZIAMENTO DEL DNA (RT-PCR), nota come TAMPONE, i risultati di quest’ultimo andrebbero combinati con i TEST SIEROLOGICI (ANALISI DEGLI ANTICORPI). La fase acuta dell’infezione mostra elevati livelli di IgM, mentre la fase tardiva/l’esposizione antecedente dell’infezione virale è caratterizzata da alti livelli di IgG. Da rilevare, Abbott ID NOW molecular diagnostic ha sviluppato un test capace di produrre risultati in soli 13 minuti (VS le 2-3 ore attualmente necessarie)

TERAPIA:

  • L’OMS ha dato il via a una serie di trial clinici per farmaci antivirali, quali Remdesivir, Lopinavir/Ritonavir, interferone β, e clorochina/idrossiclorochina
FUNZIONANTI IN VITRO TESTATI IN CLINICA
FASE PRECOCE COVID-19 FASE ACUTA COVID-19
Disulfiram, Favipiravir, Arbidol e Nitazoxanide Lopinavir/Ritonavir Clorochinaidrossiclorochina* Remdesivir** Remdesivir(FAILED)**

*risultati preliminari indicano che questo farmaco potrebbe essere pericoloso per i pazienti affetti da COVID-19. Somministrare con cautela

**Fallito in fase III dei trial clinici. Tuttavia, risultati preliminari dell’NIH hanno riportato che il Remdesivir ha ridotto i tempi di recupero dall’infezione di COVID-19 da 15 a 11 giorni nel 31% dei pazienti testati rispetto al placebo

  • ALTRI: dosi ridotte di corticosteroidi per la fase acuta di pazienti COVID-19 affetti da ARDS (Sindrome da Stress Respiratorio Acuto), sepsi, o shock settico. Combinazioni di Barecitinib e Lopinavir/Ritonavir/Remdesivir (non ancora testati)
  • TERAPIA DEL PLASMA: il trattamento con il plasma di pazienti riabilitati da COVID-19 migliora le condizioni dei pazienti malati

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Siamo un gruppo di medici, biologi, e ricercatori. Scriviamo in associazione con AIRIcerca in capacità privata (non rappresentiamo le rispettive istituzioni!) nel tentativo di aiutare i medici italiani che stanno affrontando l’epidemia Covid19. Controlliamo costantemente la letteratura scientifica e forniamo brevi riassunti in italiano peer-reviewed (troverete per ogni riassunto il nome di chi lo ha scritto e chi lo ha revisionato). Per agevolare la ricerca delle informazioni, assegnamo delle parole-chiave ad ogni riassunto. Speriamo in questo modo di fornire una versione concisa e in italiano di quanto di nuovo ha da offrire la letteratura scientifica sull’epidemia.

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