Sebbene, dopo anni di intensa attività, ricca di ritorni scientifici, la sonda della NASA Messenger sia vicina alla sua fine, prevista con un impatto con il pianeta osservato, è stato deciso di rallentare quanto più possibile questo evento, grazie a delle manovre orbitali particolari, con le quali raccogliere ancora dati da quota ultra-bassa.
Ad essere sotto l’occhio dei ricercatori saranno in particolare le anomalie magnetiche superificiali (osservate con il magnetometro) ed il ghiaccio d’acqua presente nei crateri in ombra alle latittudini elevate (con lo spettrometro a neutroni).
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