Un team di ricerca della Texas A&M University ha recentemente pubblicato uno studio nella rivista ACS Nano presentando un nuovo nanomateriale che permette di attivare le cellule staminali promuovendo la formazione di nuovo tessuto osseo, evitando l’utilizzo di proteine (i fattori di crescita), ampiamente utilizzate nei trattamenti convenzionali, che però comportano seri effetti collaterali. Ciò è stato possibile realizzando nanoplatelets (praticamente dei nano dischi dello spessore di pochi nanometri) in cui particelle di nanosilicati sono combinate con minerali (principalmente acido ortosilicico, magnesio e litio) che inducono la differenziazione delle cellule staminali. I nanodischi sono stati inglobati in un gel a base di collagene così da favorirne la biocompatibilità, inoltre la presenza delle nanostrutture aumenta le proprietà chimico-fisiche e biologiche dell’idrogel, ciò permette, ad esempio, il controllo del tempo di permanenza del gel nel sito della frattura semplicemente modificando l’interazione tra nanosilicati e idrogel.
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